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sabato pagina15\ novembre 2014 2 Non saprei come definire il mio stato d’animo oggi nei confronti del Napoli: c’è grande, grandisisma, soddi- sfazione per le ultime presta- zioni. diciamo che da due mesi a questa parte, più o meno, il Napoli ha preso a giocare discretamente prima, decisamente bene dopo. La gara col Sassuolo ha fatto da spartiacque: prima era la depressione, poi poco alla volta il livello è cresciuto. Oggi il Napoli è forse la suqadra più in forma del campionato, in questo momento la più forte. Ma la soddisfazione fa da contraltare alla rabbia per quello che è successo prima della gara col Sassuolo, quando con 5 partite strama- ledette, le due con il Bilbao, poi quelle in sequenza con Chievo, Udinese e Palermo, hanno compromesso la sta- gione. Ma bisogna in ogni caso guardare avanti: la Champions persa col i baschi non si può rimediare, il cam- pioanto è ancora tutto da gio- care anche se l partita è deci- samente ad handicap. I risultati sono sempre la migliore medicina per una squadra di calcio, non ci sono dubbi. Quando si vince vengono messi da parte tutti i malumori. Oggi la situazione in casa Napoli è quasi idillia- ca, non ci sono dubbi. Resta però un certo senso di preca- rietà. Perché, a partire da Benitez, per finire al gruppo degli osservatori, sono in tanti ad essere a fine contrat- to. E sono anche in molti quelli che vorrebbero andare via. A cominciare da Callejon, che ha fatto le bizze quest'estate, che però potrebbe anche aver cambia- to idea visto che giocando nel Napoli ha coronato il sogno della nazionale, cosa che non gli era riuscita gio- cando in Spagna. Prima del- l'infortunio di Insigne anche Mertens non era molto con- tento del minutaggio a lui riservato, così come Inler che si è visto delegare in un ruolo di secondo piano. Ma ci sono anche quelli che non hanno nessuna intenzione di lasciare la città. Ed a sorpre- sa, ma non troppo, per lo meno per uno di loro, i due più attaccati alla maglia azzurra sono i due giocatori forse più prestigiosi, Hamsk ed Higuain. Che Marek fosse innamorato di Napoli e del Napoli lo avevamo capito. Ha sposato più che il proget- to la maglia. Ed adesso ha nel mirino due record storici: quelli dei gol segnati con la maglia azzurra, record che è di Maradona, e dal quale non è lontanissimo, e quello delle presenze complessive, che al momento è di Bruscolotti. Può battere entrambi questo record, ma ha bisogno di tempo. Higuain è rimasto stregato dalla città, prima ancora. Lo ha detto nei giorni scorsi anche il fratello del calciato- re: non ha nessuna intenzio- ne di andare via. Basta che il Napoli resti ad un certo livel- lo di competitività in Italia e che partecipi alle Coppe Europee. Meglio se la Champions, sia ben chiaro, ma in mancanza di altro, va bene anche l'Europa League: l'importante è avere una vetrina internazionale. Dopo tanti anni al Real Madrid in cui ha sempre dovuto divide- re il ruolo di centravanti con qualche altro fuoriclasse, preferisce di gran lunga una squadra che gli permetta di giocare sempre, di essere protagonista assoluto, a patto, come detto che si resti ad un certo livello. Non sem- bra essere attratto dall'ipotesi di andare in un top club, un altro Real Madrid, dove potrebbe vincere molto di più, ma giocare molto di meno. La verità è che Higuain è rimasto stregato da Napoli e dai napoletani (qualcuno dice soprattutto dalle napoletane, ma alla sua età guai se non fosse così, ci mancherebbe). Di certo non punterà i piedi in estate per andare via. A Napoli ci sta benissimo e non avrebbe problemi a restarci a lungo, semmai a chiudere la carrie- ra in maglia azzurra. Ma vuole anche vincere o per lo meno giocare per vincere: De Laurentiis lo sa, vediamo cosa ne pensa. vivo azzurro Rabbia e soddisfazione dei tifosi napoletani di gennaroperrotta
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