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giovedì pagina23 ottobre 2014 2 Ieri la Rai ha fatto un ser- vizio sulla trattativa per il passaggio di mano del Napoli tra De Laurentiis e lo sceicco del Qatar Al Thani. Sul TG regionale è andata in onda un’intervista col corrispondente di Al Jazeera che ha parlato di un fort interesse dello Sceicco in questione, dicendo però che non si tratta di un’ac- quisizione in toto, ma di una compartecipaizone nei modi e nei tempi che di devono ancora definire, sottolineando in ogni caso il forte interesse di Al Thani oltre che per il calcio, che è noto, anche per la città di Napoli. Al Jazeera è di proprietò della famiglia Al Thani, il corrispondente inquestione è sostanzialmente un dipen- dente dello Sceicco. Una intervista del genere non è certo casuale, nn si incontra una persona per strada e di impluso gli si fanno delle domande. E’ stata certa- mente concordata da un po’ di tempo, e di certo il corri- spondente ha chiesto l’au- torizzazione al suo datore di lavoro. Si tratta quindi di una conferma importante. Qualcosa di muove, e per essere venuto fuori in que- sto modo la trattativa, a naso, è anche abbastanza avanzata. Ma non è questo quello di cui volgiamo discutere. Non mancherà occasione in futuro per farlo, evidentemente. C'è un aspetto irritante nel mondo dell'informazio- ne italiana in generale, napoletana in particolare. Quando non si sa una cosa, invece di limitarsi ad ammettere semplicemente di non sapere nulla in mate- ria, si dice che non è vero. La storia della trattativa tra De Laurentiis e lo Sceicco del Qatar è sintomatica Ci sono organi di stampa (noi per primi) che hanno caval- cato da tempo questa noti- zia. Iniziano ad arrivare anche conferme dirette. Ma non è questo il punto. Il punto è che coloro che non hanno informazioni in materia non possono arro- garsi del diritto di dire con certezza che è falsa. Possono, devono, dire che a loro non risulta nulla nono- stante i controlli fatti. Ma non possono dire che è tutto falso. Non lo sanno e basta. Invece da noi non funzio- na così. Chi ha la notizia, o crede di averla, la spara in prima pagina, con grande rilievo. Chi non ha la noti- zia dice che è tutto falso. Anche quando poi ci scopre che tutto falso proprio non era, che c'è un interesse evi- dente alla trattativa. Francamente non ci sembra un modo corretto di porsi. Sembra che lo scopo non sia quello di informare i let- tori, ma di denigrare la con- correnza. Eppure a vicenda della trattativa tra lo Sceicco e De Laurentiis è così chia- ra… Da una parte c'è un imprenditore che ha inizia- to a fare calcio per fare affari, e ci sta riuscendo alla grande. E che, questo è un dato che nessuno nega, in presenza di una grande offerta mollerebbe tutto molto volentieri. Non è mosso dalla passione, ed in questo momento si sta anche rendendo conto che il suo modo di fare calcio non collima con quelli che sono i desideri dei tifosi. La luna di miele è finita da un pezzo, siamo alla contesta- zione. Insomma, ci sono tutti gli estremi per provare a passare la mano. Se arriva l'offerta giusta De Laurentiis passa la mano, non ci sono dubbi in mate- ria. Non li hanno nemmeno coloro che hanno definito una bufala la notizia. Dall'altra parte abbiamo una realtà particolare, una nazione che sta scommet- tendo forte sul calcio per avere un suo lancio sia turi- stico che in altri ambiti. L'interesse del Qatar nel calcio un altro dato assoda- to. In un mondo globalizza- to volete che due realtà del genere non entrano prima o poi in contatto? Entrare in contatto non vuol dire arrivare certa- mente ad un accordo. Ci sono tante cose da valutare, e non solo la valutazione che della società dà il pre- sunto venditore. L'esempio di quello che è successo a Malaga sta a ricordare che la famiglia Al Thani non regala soldi, ma investe per vedere accrescere il proprio capitale. Escludere aprioristica- mente la possibilità di una simile trattativa è assurdo. O si hanno notizie certe e dirette, o per lo meno è pro- fessionalmente corretto restare nel vago. Smentire e basta è un atto di fede che ha poco di giornalistico. diario di bordo Quando non si sa nulla è sempre bene tacere... l ’ editorialedi superbino
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