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martedì pagina11 novembre 2014 2 Come temuto è arrivata la mazzata: LorenzoInsigne starà fuori almeno quattro mesi. Alcuni per lui parlano di stagione finita. Forse no, probabilmente farà in tempo a tornare prima. I più ottimisti parlano di tre mesi e mezzo, anche in virtù del suo fisico piccolino, che dovrebbe permettergli di recupera prima. Tre mesi e mezzo vorrebbe dire essere in campo a fine febbrao, primi di marzo, forse un po’ troppo presto, ma a questo punto non si può sapere. Ieri l’operazione è andata benissimo, e questo è un primo passo. Adesso tocca al ragazzo. Una volta la rottura del crociato era la tomba della carriera per un calciatore: adesso l'unico dubbio è sui tempi di recupero, si passa dai tre mesi e mezzo ai sei, ma non ci sono dubbi sul recupero. Quindi, prima della fine del campionato, Lorenzo Insigne sarà nuo- vamente in campo. Se tutto va bene lo rivedremo ai primi di marzo, quando il campionato entrerà nel vivo, e quando inizieranno i veri incontri di Europa League. Altrimenti qualche settimana dopo. Tornerà senza dubbio. Per il Napoli in ogni caso è un problema serissimo, serissimo. Vero, c'è Mertens che potrà sostituir- lo alla grande. I due si equi- valgono, più o meno, Benitez si alternavano sistematicamente, una par- tita a testa, con il giocatore che partiva dalla panchina pronto ad entrare nell'ulti- ma mezz'ora. Ma solo chi non capisce di calcio può pensare che le cose restano sostanzialmente le stesse. Benitez di qui a marzo, o aprile, non avrà la possibi- lità di fare ogni partita quel cambio che spesso ha cam- biato le sorti della gara. Al di là del momento straordi- nario di forma che stava attraversando Lorenzo da qualche settimana a questa parte, non possiamo dimen- ticare che spesso tra i due il giocatore decisino è stato colui che è entrato dalla panchina, portando in campo freschezza, oltre a tutto il resto, quando gli altri calciatori, avversari compresi, ovviamente, ini- ziavano ad entrare in riser- va. Adesso quel cambio non sarà più possibile, ed è un grande problema, il tec- nico è si vede privato di un'arma spesso letale, sostanzialmente l'unico cambio in grado di cambia- re la partita, perché in tutti gli altri casi si perde in qua- lità in maniera notevole. Il che potrebbe anche portare Benitez a rivedere qualcosa dal punto di vista tattico. Un centrocampista in più in certe occasioni potrebbe essere una solu- zione plausibile. Insigne garantisce una grande copertura, quella che Mertens non fa. Il belga è certamente più attaccante, nel senso che è spiccata- mente un elemento che fa essenzialmente il gioco d'attacco. Ieri con Insigne in campo era Hamsik quel- lo più avanzato, con Mertens Hamsik è arretrato di una decina di metri. Di qui al ritorno di Insigne Hamsik, probabilmente sarà chiamato a giocare in posizione leggermente più arretrata. E in qualche occasione potrà anche lasciare spazio ad un centrocampista, Gargano, portando Jorginho più avanti. Possibile anche che a gennaio di provi a prendere qualche giocatore in questo ruolo. Si fa il nome di Lamela, un vecchio pallino di De Laurentiis, che conti- nua a d avere problemi al Tottenham: potrebbe sem- mai arrivare in prestito, poi da cosa nasce cosa, perché la conferma di Callejon anche per il prossimo anno è tutta da verificare. Lamela in ogni caso non sarebbe il sostituto di Insigne, giocando sulla fascia opposta, ed è un gio- catore con altre caratteristi- che. In ogni caso non ci voleva questo stop: per il giocatore, che aveva ricon- quistato la nazionale, e per il Napoli. diario di bordo Un gUaio serio anche per benitez l ’ editorialedi superbino
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